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I nostri job coach sono gli ingranaggi dell’intera struttura del mercato del lavoro. Il loro compito è mettere in contatto aziende e persone con un passato di rifugiati che cercano lavoro. Rendere il potenziale visibile e utilizzabile, costruire ponti, trovare modalità nuove e innovative: questo e molto altro caratterizza il loro lavoro quotidiano. Qui potete scoprire le loro esperienze, cosa li motiva e li stimola.

Richard Derrer: «Passo dopo passo»

Entriamo in contatto con molti rifugiati motivati e persone ammesse provvisoriamente volenterose, capaci di lavorare e intenzionate a farlo. Se superano le varie fasi del programma di sostegno, solitamente riescono a trovare un’occupazione. Se alcuni non soddisfano immediatamente le complesse esigenze del mondo del lavoro nonostante il grande impegno e quando la delusione si trasforma in rassegnazione, è nostro compito occuparci anche di questo aspetto nel coaching, indicando nuove strade da percorrere insieme. I datori di lavoro sono partner importanti in questo processo. Infine, ci vuole naturalmente anche un po’ di fortuna per trovarsi nel posto giusto al momento giusto e cogliere le opportunità che si presentano. Purtroppo alcuni non riescono nell’impresa, ad esempio a causa di problemi di salute, traumatiche esperienze di guerra e fuga, abbandono della famiglia nel Paese d’origine: è proprio in questi casi che occorre prendersi il tempo necessario e trovare soluzioni individuali.